Lavoro sedentario e gambe pesanti: la storia di Giuliana
Il lavoro da impiegata, tutto il giorno seduta alla scrivania, sta causando problemi alle gambe di Giuliana. E ora, a 53 anni, si aggiunge anche il fattore menopausa…
Finché ero giovane le mie gambe mi hanno sorretta in modo dignitoso. Certo, un po’ di cellulite l’ho sempre avuta, e alla fine di una giornata passata seduta alla scrivania mi ritrovavo con le caviglie un po’ gonfie, ma è da quando sono in menopausa che il problema delle gambe pesanti è diventato così invalidante…
E’ davvero giù di corda Giuliana, impiegata di 53 anni di Bergamo alle prese con un evidente disturbo circolatorio agli arti inferiori. Ci mostra le gambe: sono gonfie e si notano capillari rotti e venuzze bluastre sotto pelle. Anche le cosce appaiono atrofiche, i tessuti sono poco elastici e la pelle a buccia d’arancia è molto estesa.
Sono le tipiche gambe pesanti di chi ha sempre condotto una vita sedentaria, trascurando di praticare la necessaria attività fisica che mantiene la muscolatura tonica e i vasi sanguigni elastici.
Cosa è accaduto a Giuliana? Che come molte donne per natura predisposte all’insufficienza venosa, alla ritenzione idrica e alla cellulite, dopo i 50 anni, in piena fase di climaterio, ha visto la condizione delle sue gambe letteralmente precipitare.
Il senso di pesantezza e l’edema sono diventati molto più evidenti che in passato, tanto che neppure il pediluvio tiepido con acqua e sale, che suo marito da sempre le fa trovare al rientro dalla sua giornata di lavoro, le è più di sollievo. Perché ormai non ci sono solo piedi e caviglie da sgonfiare, ma tutta la gamba formicola e le vene appaiono ingrossate.
Sapete di cosa ho paura? Di diventare una di quella donne precocemente invecchiate, con le gambe enormi, costrette ad una vita di immobilità forzata.
Non è così. Giuliana non è destinata ad una vecchiaia costellata dai dolori alle gambe, a patto di prendere quanto prima le giuste contromisure. Ok, a 53 anni è difficile immaginare un modo diverso di gestire la propria vita, di mangiare, di usare il tempo libero. Giuliana ha iniziato a lavorare come addetta alle vendite di una ditta che con gli anni si è ingrandita e con gli anni le sue responsabilità sono aumentate. Come impiegata si è sempre fatta notare per l’efficienza e oggi supervisiona le pratiche di tutto l’ufficio. Per maggior comodità, appena assunta aveva preso in affitto un appartamento vicino al posto di lavoro che poi, con il marito insegnante, aveva finito per acquistare.
“Quella casa è il mio nido, ci sono nati i miei figli, ci ho trascorso gli anni della mia gioventù. Ma certo, così vicina al posto di lavoro, forse si è rivelata anche un grosso limite.”
La vita di Giuliana va bene così com’è, se l’è costruita proprio come desiderava. Chapeau. Ma ciò che può fare è introdurre alcuni cambiamenti salutari per le sue gambe:
- Innanzitutto, fare moto. Anche senza muoversi dalla scrivania può darsi fa fare per avere gambe più leggere. Esistono ad esempio delle mini cyclette da scrivania: basta posizionarle davanti alla sedia e pedalare ogni volta che si riesce, mentre si svolgono i compiti al PC o al telefono. Sono davvero comodissime e praticissime!
- Secondo consiglio: Giuliana dovrebbe cercare di muoversi ogni volta che può. Alzarsi per andare a prendere documenti o per la pausa caffè, ma senza fermarsi davanti alla macchinetta. Piuttosto in quei 5 minuti dovrebbe approfittare per fare due passi. Prima di andare in ufficio, l’ideale sarebbe fare degli esercizi di stretching, allungando le gambe e la schiena per migliorare il tono dei tessuti e l’elasticità articolare;
- La terza dritta riguarda la sua condizione di donna in menopausa: è vero che, non avendo più la protezione degli estrogeni che mantengono turgidi i tessuti, il gonfiore fa più fatica a ridursi. C’è anche da dire, però, che per una donna che ha sempre avuto il problema della cellulite, non produrre più grandi quantità di ormoni potrebbe essere in parte una cosa positiva. Infatti estrogeni e progesterone favoriscono il gonfiore e rallentano la circolazione linfatica. Ora Giuliana potrebbe “lavorare” sulla cellulite così: rassodare la cute con la doccia scozzese, ovvero alternare getti di acqua tiepida e molto fredda per attivare la circolazione. Applicare dei gel che rimettano in moto il sangue, ma che abbiano anche dei principi attivi anticellulite, come ad esempio la caffeina. Indossare scarpe con un buon plantare anatomico e tacco medio, che servono per potenziare la spinta del sangue dai piedi al cuore;
- Il quarto punto riguarda l’insufficienza venosa, che è il motivo per cui le vene di Giuliana si dilatano producendo sintomi come prurito, gonfiore e pesantezza. Il nostro consiglio è di assumere, a cicli di 2-3 mesi anche due volte all’anno, degli integratori con effetto flebotonico a base di antiossidanti come i bioflavonoidi che rinforzano i vasi periferici e migliorano la circolazione del sangue. Inoltre, suggeriamo di iscriversi ad un corso di aquagym: l’acqua è davvero magica per le gambe pesanti.
“Ok, mi sono segnata tutto. Altri suggerimenti?”
Sì, la dieta. Giuliana dovrebbe considerare un regime da 1.500 calorie circa, in cui abbondino frutta e verdura in particolare di colore rosso-viola e arancio. Questi pigmenti sono tutti antiossidanti che fanno bene alla pelle, ai vasi sanguigni e alla circolazione in generale. Via libera anche i vegetali verdi, ai grassi buoni, in particolare omega 3 e omega 6 che si trovano nel pesce azzurro, nel salmone e nella frutta secca a guscio, i legumi e i cerali integrali. Occhio invece all’alcol e agli zuccheri! Purtroppo l’effetto del glucosio sulle pareti venose è deleterio: le assottiglia e le rende fragili e porose. Inoltre lo zucchero rallenta la circolazione linfatica e fa accumulare liquidi nei punti critici.
Il nostro incontro con Giuliana si conclude con una vigorosa stretta di mano. Siamo fiduciosi che il suo carattere determinato le permetterà di ottenere dei buoni risultati. Ci siamo dati appuntamento fra tre mesi. E siamo sicuri che ci arriverà su gambe più leggere!
Le storie e i personaggi riportati all’interno di questo articolo sono inventati e pertanto non riferibili a persone e/o accadimenti specifici, tuttavia esse sono anche frutto di una rielaborazione di situazioni realistiche e pertanto in qualche modo rappresentative di episodi teoricamente possibili.
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