Gonfiori e cellulite: anche le gambe giovani soffrono
Gonfiori alle gambe e cellulite sono tra le “spie” che possono far sospettare un’insufficienza venosa in giovane età. Meglio correre ai ripari fin da subito!
Sintomi come gambe pesanti, caviglie che si gonfiano, ritenzione idrica e tendenza alla cellulite sono disturbi che possono affliggere anche le persone giovani, soprattutto le ragazze. Spesso non si dà peso a questi problemi, del resto quale donna si può dire immune dall’odiata buccia d’arancia? E poi, non succede a tante di ritrovarsi con le gambe un po’ gonfie dopo essere state a lungo in piedi o sedute? In realtà non è tutto così “normale”, e questi segnali che il corpo lancia non vanno mai trascurati.
Infatti, qualunque disturbo vascolare, perché di questo stiamo parlando, quando inizia a manifestarsi in giovane età rappresenta un campanello d’allarme serio per la salute delle gambe, perché indica che esiste una predisposizione all’insufficienza venosa.
I sintomi dell’insufficienza venosa nelle ragazze
Questo disturbo angiologico, ovvero relativo alle vene, colpisce in particolar modo le donne, ed è provocato da una fragilità dei vasi periferici che, per difetti congeniti o fattori scatenanti esterni, non riescono a svolgere al meglio il loro lavoro di trasporto del sangue di ritorno verso il cuore. Se, poi, ci mettiamo anche un reticolo di vene e capillari poco elastici e facili alla rottura, la conseguenza sarà un ristagno ematico e la dilatazione di questi vasi. Alla lunga si possono avere conseguenze importanti, come la formazione di varici o vene ingrossate, flebiti, ulcere, emorragie e persino trombosi venose.
Tutti questi problemi naturalmente si manifestano con l’andare avanti negli anni, quando l’insufficienza venosa non è stata debitamente curata e ha avuto tutto il tempo di procurare danni seri ai vasi sanguigni. Nelle gambe giovani, però, i sintomi sono ancora molto lievi e sfumati, tanto che non sempre si pensa che quel gonfiore, quella cellulite e quel senso di intorpidimento così frequente sono, in realtà, la conseguenza di un problema vascolare.
Vediamo allora quali sono le spie che possono far sospettare un’insufficienza venosa in fase precoce, così da porvi rimedio al più presto:
- Gambe gonfie, o che si gonfiano nel corso della giornata, anche quando si fa attività sportiva
- Gambe e caviglie che assumono una colorazione violacea
- Gambe e piedi freddi, che tendono ad “addormentarsi”
- Formicolio alle gambe
- Facilità ai crampi
- Cellulite non solo nelle cosce, ma anche lungo la gamba, nel ginocchio e intorno alle caviglie
- Senso di pesantezza
- Fragilità capillare, venuzze che si rompono facilmente, comparsa di ematomi e lividi frequenti
La pillola contraccettiva e gli altri fattori di rischio per le gambe giovani
Tali disturbi sono più frequenti nelle donne, anche in quelle più giovani, per motivi organici, uno tra tutti l’influsso ormonale. Infatti la circolazione sanguigna subisce gli effetti della fluttuazione ormonale del ciclo ovarico, e proprio per questo è più facile soffrire di ritenzione idrica, gonfiore e rallentamento circolatorio prima delle mestruazioni.
Sono ancora più a rischio le ragazze che assumono la pillola contraccettiva a base di estrogeni, se già predisposte all’insufficienza venosa perché il problema è presente in famiglia. La genetica, infatti, gioca un ruolo cruciale nella maggiore o minore probabilità di soffrire di un disturbo vascolare.
Anche il sovrappeso e la sedentarietà influiscono non poco.
Altri fattori di rischio che vanno ad accentuare l’indebolimento venoso sono cattive abitudini come il fumo e l’abuso di sostanze alcoliche (ad esempio l’eccesso di “shottini” e drink nel fine settimana), e una dieta troppo ricca di calorie, di grassi saturi, sale e zuccheri, e povera di sostanze antiossidanti come vitamine e minerali (contenuti soprattutto in frutta e verdura) che al contrario fungono da vasoprotettori.
Come fare a capire di essere a rischio e quali provvedimenti prendere?
Innanzitutto, anche quando si è giovani, bisogna imparare ad ascoltare i segnali del proprio corpo. Se ci si accorge che, a 20-25 anni, le gambe sono spesso gonfie e intorpidite, che non manca mai qualche livido dopo la ceretta o l’attività fisica, che la pelle è particolarmente delicata e secca e che diventa “a chiazze” senza aver effettuato attività particolarmente traumatiche, che sotto il sole in estate le vene delle gambe diventano molto evidenti e i piedi nelle scarpe si gonfiano, potrebbe essere utile sottoporsi ad una visita specialistica da un angiologo, l’esperto delle vene.
Attraverso alcuni esami non invasivi come l’ecografia venosa degli arti inferiori (ecocolordoppler) è possibile individuare un’insufficienza venosa anche ai primi stadi.
A quel punto sarà semplice prendere provvedimenti e stabilire una serie di comportamenti virtuosi che possono rallentare il processo di indebolimento vascolare e proteggere la salute delle gambe.
Tra le altre cose, l’angiologo potrà consigliare un trattamento con integratori e cosmetici a base di principi attivi flebotonici.
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