Capillari rotti: cosa fare per renderli meno visibili
I capillari sono i più piccoli vasi sanguigni. Quando si rompono, simulano la forma di una ragnatela assumendo il tipico colore bluastro, viola o rosso, che ben conosciamo. Diventano quindi ben visibili ad occhio nudo e rappresentano un problema estetico, ma spesso anche di salute.
Sono per lo più le donne, specie se avanti con l’età, a soffrire di capillari rotti. Questi, portano il nome di teleangectasie e possono comparire in diverse parti del corpo, ad esempio nei vari distretti delle gambe: cosce, ginocchia e caviglie.
Hai anche tu il problema dei capillari rotti e stai cercando dei rimedi che ne riducano la visibilità? Per capire come agire al meglio, è bene partire dalle cause scatenanti.
A cosa è dovuta la fragilità capillare?
I capillari, dal momento che fanno parte integrante del sistema circolatorio, trasportano sangue, ossigeno, sostanze nutritive. Quando si dilatano o si rompono, diventano visibili sulla superficie cutanea. Perché accade? In questi casi intervengono diversi fattori come:
- Lo stile di vita. Fumo, eccesso di alcol e sedentarietà, contribuiscono alla rottura di questi piccoli vasi
- I traumi. Può trattarsi di una lesione importante, come anche di trattamenti aggressivi o sbagliati fai-da-te per la cute. Un esempio? La ceretta!
- L’età. Invecchiando, i capillari perdono elasticità e possono rompersi con più facilità. Inoltre, la cute diventa più sottile e debole, anche per la perdita progressiva di collagene e questo non fa altro che aumentare le possibilità di rottura
- La familiarità
- L’insufficienza venosa
- Trascorrere lungo tempo in piedi
Alla base dunque, ci sono componenti non modificabili (come l’età e la familiarità), ma ce ne sono altri su cui puoi “lavorare”, prevenendo la rottura dei capillari. Così facendo, saranno anche meno visibili sulla pelle.
Capillari rotti: quando preoccuparsi?
Da non sottovalutare sono i sintomi correlati ai capillari rotti. Infatti, oltre ai segnali evidenti ad occhio nudo, possono associarsi: pesantezza alle gambe, prurito, dolore, gonfiore, sensazione di bruciore. Si tratta di campanelli d’allarme per altre problematiche a carico del sistema circolatorio, come l’insufficienza venosa. Se hai qualche dubbio o se noti una presenza costante e importante di capillari rotti sulle gambe, ti consigliamo di sentire il parere di uno specialista.
Capillari rotti: le 10 cose da fare
Come abbiamo visto, non è sempre possibile prevenirne la presenza, ma in alcuni casi basta apportare queste modifiche alla routine di tutti i giorni:
Stop al fumo
Evita il fumo e il consumo eccessivo di alcolici.
Idratazione
Bevi molta acqua, almeno 1,5 litri al giorno.
Igiene personale
Non lavarti con acqua troppo calda perché questo favorisce la vasodilatazione. Mantieni una temperatura di 37-38°C.
Alimentazione
Opta per una dieta ricca di fibre e vitamine. Frutta e verdura sono tra i cibi più ricchi di questi nutrienti, ma contengono anche molta acqua.
Attività fisica
Come minimo, cerca di fare almeno una passeggiata di circa 30 minuti ogni giorno per ridurre il ristagno dei liquidi e favorire la circolazione sanguigna.
Temperatura
Rinfresca le gambe con getti d’acqua, impacchi o spugnature se fa molto caldo.
Abbigliamento
Non indossare in modo abituale abiti aderenti e scarpe con i tacchi.
Peso corporeo
Mantieni il tuo peso forma. Se necessario, chiedi consiglio ad un professionista della nutrizione per ricevere una dieta personalizzata.
Acqua
Prediligi attività o passeggiate in acqua, al mare o in piscina.
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