Cattiva circolazione: come intervenire
Prurito alle gambe, formicolio, gonfiore, vene dilatate? Quando il sangue non circola bene le gambe possono risentirne, ecco come e perché.
Formicolio e prurito alle gambe, dolore, senso di stanchezza e pesantezza, talvolta accompagnati da crampi e caviglie gonfie, vene dilatate o “sfiancate” e capillari che si rompono sono disturbi molto comuni sia negli uomini sia, soprattutto, nelle donne over 50.
La causa risiede spesso in un problema circolatorio che può manifestarsi anche in giovane età e persino tra chi pratica abitualmente attività sportiva. Stiamo parlando di insufficienza venosa, una definizione che può spaventare ma che, nella maggior parte dei casi, non ha implicazioni patologiche gravi. Questo non significa che sia giusto sottovalutare il problema. Anzi: è molto importante prendersi cura per tempo della salute delle gambe prima che i guai, a lungo andare, possano diventare più seri.
Insufficienza venosa: cos’è?
L’insufficienza venosa si verifica quando la circolazione sanguigna delle gambe e delle caviglie risulta inadeguata. Quando i vasi sanguigni – capillari e vene – sono deboli, poco tonici ed elastici, non riescono a pompare con efficienza il sangue dalle zone periferiche al cuore, contrastando la forza di gravità, pertanto si verificano ristagni e rallentamento circolatorio: in termini tecnici questa condizione si chiama stasi venosa.
I fattori di rischio
I problemi alle gambe sono favoriti da alcune condizioni quali:
- Familiarità (la debolezza dei vasi sanguigni è spesso un problema ereditario)
- Obesità
- Fumo (la nicotina e le altre sostanze presenti nelle sigarette indeboliscono le pareti delle vene)
- Età
- Vita sedentaria
- Assunzione di farmaci (soprattutto a base ormonale, tra cui la pillola contraccettiva)
- Alcolismo
I più comuni problemi alle gambe
Quando ci sono problemi di circolazione, le alterazioni cominciano dal profondo per arrivare in superficie, sulla pelle. In generale, i sintomi più diffusi dell’insufficienza venosa sono:
- Formicolio alle gambe
- Stasi venosa, quindi ristagni e gonfiore
- Senso di pesantezza e dolore
- Formazione di edemi (si riconoscono perché la zona inferiore della gamba appare più rossa del resto dell’arto e, se si preme con un dito, questo affonda nella pelle creando un’impronta più chiara)
- Prurito alle gambe
- Vene in evidenza e varici
- Capillari fragili che si rompono facilmente
- Crampi alle gambe
- Cellulite
La visita dallo specialista
La salute degli arti inferiori va tenuta sotto controllo prima che il piccolo disturbo di oggi si trasformi magari in un problema più grave domani. Il flebologo o l’angiologo sono le figure mediche di riferimento quando le gambe presentano sintomi dolorosi e fastidiosi in modo sistematico. Attraverso la diagnosi del medico (che può essere effettuata ad esempio tramite una venografia o un ecocolodoppler) sarà possibile impostare la terapia migliore caso per caso.
Il “pronto intervento” per le gambe
Per restituire leggerezza e benessere alle gambe possono essere molto utili alcuni principi attivi ed estratti vegetali specifici per la circolazione venosa tra i quali spiccano la cumarina (che si trova in una pianta chiamata meliloto), la centella asiatica e i bioflavonoidi. Questi sono in grado di contrastare la stasi venosa, migliorare il microcircolo e la tonicità dei capillari, favorire il ritorno del sangue nelle vene e combattere il prurito alle gambe, il formicolio e il gonfiore. L’acido ialuronico è invece molto utile per la tonicità e la bellezza della pelle.
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