Gambe gonfie e cellulite: la storia di Angela
Angela è una commessa di 28 anni alle prese con un problema di circolazione venosa, che le provoca gonfiori e cellulite. Le sue gambe soffrono, come aiutarle?
Ore ed ore in piedi, e a fine turno mi ritrovo con due zamponi grossi e pesanti come macigni…
Davanti a un cappuccino cremoso, Angela, graziosa commessa 28enne di una grossa multinazionale leader nel settore dell’abbigliamento under 30, si sfoga con noi come farebbe con un’amica.
Il fatto è che il mio lavoro mi piace, e molto! Ho scelto io questo impiego, non è stato un caso. E se c’è una cosa che mi gratifica è aiutare le clienti a trovare il capo giusto per valorizzare il loro tipo di fisico, per esprimere la loro personalità e sentirsi belle nella loro pelle, nei loro vestiti. A volte arrivano le classiche teenager in crisi con il loro corpo, che si sentono sempre inadeguate: troppo grasse o troppo formose o troppo basse per il modello di bellezza che ammirano. Vengono con le foto e mi dicono: “Vorrei vestirmi così, ma tanto a me non sta bene nulla!” E io lì a rassicurarle, che non è vero che non possono sfoggiare un look trendy anche loro, che il loro fisico è “giusto” così com’è e che ci vuole solo unpo’ di furbizia negli abbinamenti, spiego loro come camuffare i difetti… Vederle così felici davanti allo specchio mi fa sentire utile come poche cose al mondo. So bene cosa passano…
Angela si anima, e arriva finalmente al cuore del problema.
… Mi metto nei loro panni, e fatalmente arriviamo a parlare della cellulite. Perché sì, quello è anche il mio grande cruccio. Non sono solo le lunghe giornate in piedi a far soffrire le mie gambe, anche perché purtroppo il problema dell’insufficienza venosa è di famiglia, mia nonna, tanto per dire, ha avuto le vene varicose fin da giovane, dopo la prima gravidanza. A differenza sua io ho anche questa maledetta buccia d’arancia che si concentra soprattutto nella parte inferiore della gamba…
Per assicurarci che non sta mentendo, senza farsi notare Angela si curva sulla sedia, si solleva appena l’orlo della gonna e si strizza tra due dita un lembo di pelle per mostrarci i buchetti.
La pelle a fine turno è tutta a chiazze violacee e si vedono le vene sotto cute. Questo stato di cose peggiora quando lavoro la sera, basta pensare che chiudiamo anche alle 22 in estate…
Angela sospira e, spalancando due grandi occhi nocciola che la fanno apparire una bambina in cerca di approvazione e conforto, ci chiede un consiglio da esperti. E’ questo il nostro ruolo, del resto siamo esperti di circolazione venosa.
Angela è un caso da manuale, le sue gambe sono sottoposte ad una grande fatica per diversi motivi: il lavoro di commessa prevede lunghe ore in piedi più o meno nella stessa posizione, con un ritorno venoso minimo e la circolazione rallentata dall’effetto della forza gravitazionale. Inoltre incidono fattori come la familiarità e una dieta non sempre adeguata, soprattutto considerando che spesso la sua pausa pranzo è costituita da un panino e una bibita. Il problema di stasi venosa di Angela, che ora è lieve, potrebbe diventare più importante con l’avanzare dell’età, e la cellulite associata alla ritenzione idrica non la aiutano di certo.
I nostri consigli per Angela sono quelli di:
- Indossare calze a compressione graduata in inverno e nella mezza stagione, perché “contengono” i vasi e stimolano la circolazione;
- Non restare mai troppo a lungo ferma nella stessa posizione. Ogni tanto fare due passi o qualche scalino, e con la scusa di fare una commissione uscire e rientrare dal negozio. Insomma, muoversi più che può;
- Cambiare posizione ogni volta che ne ha la possibilità. Quando non c’è nessuno potrebbe usare una sedia per fare esercizio. Ad esempio distendere una gamba davanti a lei poggiandola sul sedile e piegarsi sul ginocchio con il busto e le braccia per fare un po’ di stretching;
- Indossare scarpe e sandali con plantare anatomico e tallone rialzato da un tacco non troppo alto, che aiutano il ritorno venoso dal piede al cuore;
- E poi ci sono le regole alimentari…
E qui casca l’asino! Sono una gran golosa di dolci…
Ebbene, per la cellulite i dolci non sono certo l’ideale perché gli zuccheri semplici inducono infiammazione, e anche la cellulite è originata da un processo infiammatorio, anche se pochi lo sanno. Ma questo non significa mortificarsi. Angela potrebbe infatti ripiegare su degli ottimi spuntini con snack salutari, portandosi da casa dei contenitori con carote, finocchi e altre verdure crude già tagliate e pronte da sgranocchiare. E poi via libera ai frutti rossi che stimolano la circolazione e rinforzano i piccoli vasi periferici: mirtilli, fragole, ciliegie, lamponi.
Per il pasto principale potrebbe puntare sulle insalatone con i germogli di cereali e preferire il pane integrale per accompagnare. Che non manchino mai legumi e frutta secca come noci e nocciole. Ma soprattutto largo a tanta, tanta acqua! Per la circolazione e la diuresi è un toccasana. Meglio ancora se spruzzata di succo di limone fresco. Come fonte proteica ottimi i pesci come il salmone, il tonno, le sardine e gli sgombri, anche sott’olio, purché non si aggiungano grassi e sale. Sono perfetti ad esempio nell’insalata mista.
Ed ecco l’ultimo consiglio da esperti: per Angela un valido aiuto potrebbe arrivare da un buon integratore alimentare con effetto flebotonico a base di antiossidanti naturali come i bioflavonoidi, ovvero le stesse sostanze che si trovano nei mirtilli, ad esempio. Potrebbe fare dei cicli ogni tanto, soprattutto nei periodi critici come prima dell’estate. E poi potrebbe idratare la sua pelle, massaggiandosi su piedi, caviglie e gambe dei gel rinfrescanti, idratanti e antiedemigeni che agiscano migliorando la circolazione, riducendo il ristagno dei liquidi e rendendo la pelle più tonica e compatta.
Grazie a questi suggerimenti, Angela potrà davvero ritrovare il benessere e liberarsi di quel senso di pesantezza alle gambe a fine turno che tanto compromette la qualità della sua vita.
Le storie e i personaggi riportati all’interno di questo articolo sono inventati e pertanto non riferibili a persone e/o accadimenti specifici, tuttavia esse sono anche frutto di una rielaborazione di situazioni realistiche e pertanto in qualche modo rappresentative di episodi teoricamente possibili.
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