Capillari e varici: le cose da sapere
I consigli contro le teleangectasie e le vene varicose dello Specialista in Angiologia e Diagnostica Vascolare, Dr. Gianfranco Lessiani.
Dr. Lessiani, perché si “formano” capillari visibili in superficie e cosa fare per migliorare l’imperfezione?
Ci potrebbe essere una predisposizione individuale a cui si possono associare condizioni scatenanti, come ad esempio obesità, vicinanza eccessiva e prolungata a fonti di calore, traumi ecc. Spesso i capillari sono una manifestazione di una insufficienza venosa sottostante.
Per migliorare la situazione occorre seguire norme comportamentali corrette: perdere peso, adottare un’alimentazione corretta, praticare una moderata e costante attività fisica nonché correggere, se ci sono, le eventuali condizioni predisponenti (insufficienza venosa) con l’aiuto del medico. Esistono poi dei trattamenti specifici per eliminare l’inestetismo, da valutare insieme allo specialista.
Avere i capillari “rotti” significa essere destinati alle varici?
Non necessariamente. I capillari si possono rompere con facilità a prescindere dalla presenza di varici. Certo un quadro avanzato di insufficienza venosa, non opportunamente curata, può facilitare la rottura dei capillari.
Avere le vene varicose è pericoloso, oltre che antiestetico?
Le varici vanno curate con regolarità. Un’insufficienza venosa non trattata potrebbe evolvere fino a formare un’ulcera venosa o una varicoflebite (cioè la formazione di un coagulo di sangue all’interno della vena varicosa). E queste sono condizioni che, tra le altre cose, condizionano fortemente la qualità della vita della persona colpita.
Le varici possono “rientrare” da sole o bisogna per forza intervenire chirurgicamente?
Le varici non guariscono spontaneamente. Vanno curate in modo complessivo, con l’adozione di una terapia farmacologica, l’uso di calze elastiche, la riduzione del peso, la scelta di un certo tipo di alimentazione benefico per le gambe, la pratica regolare e moderata di attività fisica, la correzione della postura ecc.
Ma, evidentemente, per eliminarle occorrono trattamenti di tipo chirurgico-ablativo da stabilire insieme allo specialista.
Ha accennato alle calze elastiche a compressione graduata come valido supporto alle gambe. Certo che con il caldo, proprio quando i problemi alle gambe si acuiscono, diventa veramente difficile indossarle… Ha qualche consiglio da dare?
Ovviamente d’estate è molto difficile indossare calze elastiche ma almeno in alcune situazioni sarebbe utile, soprattutto nelle forme molto avanzate di insufficienza venosa e linfatica. Consiglierei di indossarle per lo meno nelle situazioni più critiche, come durante un viaggio in aereo, in treno o in macchina, e durante il lavoro se si deve stare molto tempo seduti o in piedi.
Spalmare sulle gambe al mattino una crema specifica, tenuta nella parte meno fredda del frigo, e dunque sfruttando il suo effetto refrigerante, potrebbe essere d’aiuto per facilitare l’utilizzo delle calze.
E’ possibile fare attività fisica e massaggi in presenza di vene varicose? Se sì, quali vantaggi offrono?
Assolutamente sì, il massaggio e l’attività fisica migliorano lo scarico del sistema veno-linfatico, riducendo lo stato di congestione dei tessuti e migliorando la funzione essenziale di drenaggio.
E’ però importante tener conto di alcuni accorgimenti particolari: ad esempio per svolgere attività fisica è opportuno indossare calze elastiche (ne esistono di specifiche) e usare scarpe comode con plantari adatti. Per i massaggi, meglio rivolgersi a un esperto.
Perché si formano chiazze violacee, magari a livello delle caviglie? Come intervenire?
Le varici determinano un aumento della pressione all’interno delle vene che compromette la funzione dei capillari, con ristagno di liquidi e sangue a livello delle caviglie. In queste condizioni, un pigmento ematico (emosiderina) si deposita nei tessuti determinando la colorazione scura della pelle.
E’ quindi importante prevenire la stasi venosa, ed è soprattutto fondamentale intervenire precocemente per evitare che queste macchie si formino. Intervenire in che modo: indossando le calze a compressione elastica, soprattutto. Poi certamente dimagrire in caso di sovrappeso. Infine, quando è necessario, correggere chirurgicamente o con trattamenti ablativi l’insufficienza venosa. Alcune creme possono, se applicate nelle fasi precoci, attenuare le macchie scure della pelle.
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