Il freddo troppo intenso non fa bene alla circolazione delle gambe. Per fortuna ci sono alcuni semplici accorgimenti per mantenerle leggere e in salute.

Peccato non esista una bacchetta magica che permetta di modificare la temperatura esterna a piacimento… Perché se è vero che il calore dell’estate accentua i sintomi dell’insufficienza venosa, è altrettanto vero che il freddo eccessivo non è certo benefico per la salute delle gambe. E’ però possibile adottare una serie di strategie e di comportamenti utili a prevenire e contrastare i disturbi alla circolazione che, soprattutto in inverno, rendono le gambe brutte, gonfie, e pesanti, magari con crampi, formicolio e vene in evidenza.

 

Cosa accade alle gambe quando fa molto freddo

Tra i fattori che contribuiscono ad accentuare i sintomi dell’insufficienza venosa ci sono sicuramente le condizioni atmosferiche esterne. Il freddo può creare difficoltà alla circolazione non solo perché il cuore fa maggior fatica a pompare il sangue dappertutto, considerando che c’è un maggior bisogno di generare calore corporeo, ma perché in inverno la tendenza è quella ad iperriscaldarsi, e questo può provocare shock termici proprio alle povere gambe.

 

Un esempio: fuori fa freddo, si rientra a casa intirizziti con i piedi congelati e la prima cosa che si fa è quella di metterli vicino alla prima fonte di calore che si trova a disposizione. Il problema è che caloriferi, stufe, caminetto, pediluvio, bagni bollenti e borse dell’acqua calda a diretto contatto con le estremità fredde provocano una improvvisa vasodilatazione assai dannosa per vene e capillari già strutturalmente fragili e poco elastici. Le pareti venose, quando sono poco toniche, sono infatti più a rischio di gonfiarsi e persino di rompersi se sottoposte a questo shock termico, che pertanto andrebbe assolutamente evitato.

 

Molto meglio produrre un sano riscaldamento naturale e interno effettuando, ad esempio, un po’ di moto e degli esercizi specifici per stimolare la circolazione in quelle aree del corpo più fredde. Camminare a passo accelerato indossando scarpe comode, oppure indossare calze a compressione graduata che migliorano la pressione venosa, sono ottimi mezzi per ripristinare una corretta circolazione periferica ed evitare i ristagni. Se le saune e i bagni  bollenti sono controindicati, meglio una bella doccia tiepida tonificante.

 

I benefici di una tisana calda

Una buona abitudine tipicamente invernale che invece può rivelarsi assai benefica per la salute delle gambe è quella di sorseggiare una bevanda calda per un break pomeridiano. Certo, non tutte le bevande sono uguali. E allora, se invece del tè o della cioccolata si sceglie un infuso ottenuto da piante “flebotoniche” come il mirtillo o l’uva ursina, non solo sarà possibile gustarsi una tisana dal gusto sorprendentemente piacevole, ma si potrà ottenere anche un beneficio per le gambe in termini di miglioramento del tono e dell’elasticità dei vasi sanguigni.

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